Tira aria di mutamenti nell’album. Come mai?
La risposta è semplice: sono cresciuta. Ho impiegato due anni a mettere a fuoco questo disco, ma ora ne sono soddisfatta. Per la prima volta, ho scritto i testi delle canzoni e sono passata dalle sonorità elettro-rock dei precedenti lavori a quelle elettro-pop. È stata una bella sfida per me trovare parole e suoni per “costruire” i brani in modo diverso.
Una sfida che coinvolgerà anche le tue scelte nel cinema?
Sì, ho girato due nuovi film. Il primo, “Foodfight”, è un divertente mix tra cartoon e attori in carne e ossa in cui interpreto una cassiera di un negozio di alimentari. Il secondo, “War, Inc.”, è con John Cusack e Marisa Tomei, e ho il ruolo di una pop star dell’Europa dell’est. Sono state certamente avventure differenti dalle solite. Mi piace misurarmi con esperienze nuove, credo sia compito di un artista espandere i propri orizzonti.
L’album s’intitola “Dignity”. Che cos’è la dignità per te?
È un valore importante, che cerco di riaffermare costantemente nella vita con i miei comportamenti, senza per questo pensare di dare lezioni agli altri.
Britney Spears o Paris Hilton sembrano averla persa di vista.
Quello che sta accadendo in parte dello show-biz è molto triste. È altrettanto vero, però, che è troppo facile tranciare giudizi stando all’esterno. Non sappiamo esattamente che cosa accade nella vita privata di queste cantanti.
Sono autobiografici i testi dei brani?
Sì, riguardano tutti la mia sfera personale. Li ho scritti in un anno e mezzo, periodo che ho trascorso in parte viaggiando e in parte stando a Los Angeles. Sono la “cronaca” di ciò che ho visto o vissuto, dalla famiglia alla mia città ai sentimenti. Non è stato semplice aprirmi nelle canzoni, metterci dentro tutta me stessa, ma credo anche sia il modo migliore per essere sinceri.
Come mai hai cambiato look?
Ho dovuto tingere i capelli in Bulgaria per motivi cinematografici: interpretando una ragazza dell’est, era meglio averli castani. Per adesso li tengo ancora di questo colore, ma penso che tornerò bionda.
Riesci a conciliare la tua vita privata con gli impegni professionali?
Devo ammettere che non è facile. La mia professione mi porta sovente lontano da casa e, quindi, dagli affetti della famiglia e degli amici. Vorrei trascorrere più tempo con loro, ma il lavoro è una priorità e non mi risparmio. D’altra parte, questo mestiere mi ha consentito e mi consente di realizzare, dal punto di vista artistico, dei sogni e di fare cose che mi piacciono.
Hai una sorella, Haylie, che sta seguendo le tue orme. C’è della rivalità?
È la mia migliore amica, frequentiamo gli stessi amici e non so che cosa sarei senza di lei. In questo ambiente, è molto difficile incontrare delle persone affidabili e sapere che hai qualcuno su cui poter contare in modo completo per qualsiasi problema è davvero importante. Ci sosteniamo e comprendiamo a vicenda. Haylie, comunque, sta seguendo a Broadway un suo preciso percorso di attrice, differente dal mio. E in ogni caso, non c’è alcuna gelosia.
Per quale motivo hai legato il tuo nome a una linea di cosmesi?
L’idea mi ha incuriosito. Elizabeth Arden ha preso contatto con me, chiedendomi se ero interessata a questo progetto e ho accettato. La proposta mi ha convinto perché ho avuto la possibilità di partecipare attivamente alla creazione del prodotto, dalla scelta delle essenze alla confezione.
Ti vedremo in concerto?
C’è un tour in programma, ma fino a ottobre non arriverò in Italia.
FONTE ,E RESTO DELL'INTERVISTA




















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